Le Tradizioni locali

Il rito del fidanzamento:

Per la festa del patrono S. Michele Arcangelo, il 29 Settembre, tutti rientravano dal lavoro nei boschi. Il detto dei carbonai era "O cotto o a cà" nel senso che se il carbone non era pronto si tornava a casa. Durante la festa gli uomini avevano il permesso di ballare con le donne e, in quel frangente, l'uomo faceva la sua richiesta alla donna con questa frase: " te sarè il mi ben, la mi cà e il mi pegora...". La donna non poteva accettare subito ma doveva affidare il suo volere a un mediatore chiamato CozzoneIl Cozzone andava presso la famiglia di lei a richiedere la mano della fanciulla come procuratore dell’aspirante fidanzato. Dopo l’accordo verbale la famiglia del fidanzato preparava la Carscenta, dolce tipico del fidanzamento a Sassalbo, che veniva donata alla famiglia della ragazza. Il fidanzamento era sancito solo se metà del dolce tornava alla famiglia del ragazzo. Sovente i fidanzamenti non durava molto a lungo, spesso i matrimoni si celebravano in Maggio.

La passada drento al fogolaro:

la vita della popolazione sassalbina è stata per decenni legata alle castagne, alla raccolta e soprattutto all’essicazione delle stesse dentro ai metati. Il metato veniva acceso una volta che le castagne erano state raccolte e il “fogolaro” durava circa quaranta giorni. Durante le serate si usava stare li tutti in compagnia, e i più anziani raccontavano tante storie.