Un viaggio a ritroso attraverso il tempo ci conduce da Sassalbo sulla Via Modenese, la via selciata per lo stato estense, poi al valico dell'Ospedalaccio, dove un ospizio medievale assisteva i pellegrini. Per gli spettacoli naturali dell'Acqua Torbida, delle doline e dei gessi e di nuovo tra i castagni e la storia di Sassalbo. Prima di venire soppiantata dalla "via dei Francesi" per il Passo del Gatto, poi dalla Via Militare di Lunigiana, l'attuale SS 63, quasi tutti i traffici diretti tra Cerreto e Fivizzano si svolgevano per la Strada del Tornello o Ritornella, e il valico della Crocetta, lungo quella che ancora in una mappa del1827 viene chiamata "Strada Maestra dal Cereto a Sassalbo. La storia narra che Dante Alighieri, attorno al 1306, si spostò per un breve soggiorno in Lunigiana ospite dei Malaspina. Pare che, sulla strada che da Verona (“primo rifugio e ‘l primo ostello” dell’esule) portava alla Lunigiana, il Sommo transitò per Sassalbo a cui diresse, secondo quanto narrano le storie che si tramandano in Lunigiana di padre in figlio, l’invettiva “Loco ove vien notte innanzi sera. Gente da basto, da bastone e da galera”.